Kamishibutare-cho. A pochi passi dalla mia casa di Ashikaga, nel cuore della campagna giapponese, c'è lui. Parcheggiato nell'arido prato pieno di auto, nascosto dietro a una delle anonime casette grigie, abitate da tanti emigrati brasiliani, c'è lui. Un maggiolino Volkswagen nero. Arrugginisce lento, silenzioso, sotto un telo verde di quelli da campeggio, sotto gli sguardi attoniti dei passanti, e gli scrosci di pioggia primaverile. O il sole dell'estate. E' un maggiolino abbandonato.
Perché così abbandonato e derelitto? Non è un vero peccato? Per un attimo mi sono fermata a pensare. Quest'auto ancora piena di fascino, che sembra indossare una toga, uno smoking, con quei pneumatici bianchi e neri come le scarpe di un ballerino di tango, eleganti anche nella ruggine. L'eleganza vera non si cancella, nemmeno con l'incuria, nemmeno con l'abbandono.
L'eleganza è un'attitudine. L'eleganza è inossidabile.
Peccato che é così lontano, andrei a prendermelo subito, facendo al proprietario una offerta che non può rifiutare...
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