E' una caldissima giornata d'inizio estate e al molo di Findikli i bambini si divertono a fare il bagno nelle acque del Bosforo, lanciandosi in acqua insieme ai cani.
Dal molo improvvisano una gara di tuffi, poi lanciano la pallina e i tre labrodor la recuperano a turno, la riportano sul molo con una scrollatina, ai piedi dei tavolini del piccolo bar abusivo.
Il cameriere del bar abusivo intima ai bambini di andar via, andate a fare il bagno da un'altra parte! La mamma li difende, con voce ferma, questo è un molo comunale, facciamo quello che vogliamo! I clienti del bar si divertono a osservare la scena.
Passa il venditore di zucchero filato. Il carretto dei gelati suona la campanella. C'è anche la venditrice di fiori gitani.
Poco lontano c'è il tiro a segno sul mare, una fila di palloncini colorati da colpire con la pistola ad aria compressa. Chi li colpisce vince l'ammirazione degli astanti.
La bandiera della Turchia sventola altissima, stagliata su un cielo blu cobalto. Che strana atmosfera da fiera, da festicciola di piazza di una volta. Sembra che il tempo si sia fermato, in questo piccolo mondo antico.
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